COM’È NATA LA BAND Una sera d'inverno mentre Gregorio faceva una sessione sperimentale a due chitarre con un amico, su un divano, nella penombra, Salvatore scriveva testi e canticchiava. Due giorni dopo era stata creata la prima canzone. All’incontro successivo è arrivata Viviana il cui contributo è stato decisivo nello sviluppo del progetto con una voce ha reso uniche le composizioni dei Cannella. Il nome Cannella evoca una spezia dal gusto intenso come la loro musica. Ogni canzone racconta qualcosa della band e della convinzione che, nonostante tutto, la speranza è sempre più forte dello scoramento anche per chi compone e promuove brani inediti da una cittadina come Sciacca, estremo sud, a metà tra Sicilia e Africa. Cannella è una band che unisce personalità artistiche diverse e a tratti lontanissime, capaci come spiriti affini di comporre pezzi suggestivi e di dar vita ad un microcosmo sonoro in cui si compie il piccolo miracolo di recuperare intatte le radici linguistiche e musicali della propria terra, ristrutturate in un'architettura rock di tappeti elettronici e chitarre arpeggiate di grande effetto. “Fino a qui tutto bene” era il loro motto ed è così che oggi sono arrivati qui. Esprimere quello che pensano e metterlo in musica per i Cannella era, e rimane, non solo possibile ma anche una necessità. Questo li ha portati a creare una sinergia magica che ha permesso loro di realizzare due album e li proietta adesso in questa nuova avventura condivisa su Musicraiser con il nuovo album dal titolo "Ambaradan". Il loro primo album "Fuori Paese", realizzato nel 2013, è composto da 15 brani quasi tutti cantati in dialetto. L’espressione locale detta a chiunque venga da un qualsiasi paesino dell'hinterland:” Sei di fuori paese”lo ha ispirato ed intitolato. D’altra parte nonostante si è casa propria, ci si può sentire Fuori paese. La presentazione del primo progetto è avvenuta di fronte ad una piccola platea di spettatori che hanno mostrato una certa sorpresa per la profondità di parole e musica capaci di pizzicare le giuste corde dell’anima di una generazione che ha ancora bisogno di arrabbiarsi, di perdonare, di perdersi in questo vortice di emozioni e musica per poi tornare ad amare. La voglia di comporre non si è mai fermata e già prima di terminare Fuori paese si moltiplicavano gli incontri per abbozzare ed elaborare nuovi brani allo studio di Greg. Ed è proprio questo entusiasmo e la curiosità di sperimentare sempre in libertà a condizionare il genere musicale dei Cannella. Così pian piano si aggiungevano altri tasselli, altri live, ed entravano a far parte del progetto prima Vincenzo alla batteria, poi Marco al basso. Alla fine, il secondo album, contiene 12 brani, questa volta per la maggior parte cantati in italiano. Il brano di chiusura Vinnigna ha portato fortuna al gruppo permettendo loro di presentare il disco su Musicamed live, in onda su Radio 1 Rai di Palermo. Nuove sonorità emergono in questo secondo progetto, dove la malinconia ed il malabbentu tipici della cultura siciliana si fondono con un rock pungente e ricco di virtuosismi. AMBARADAN Ambaradan. In questo terzo album la realtà è descritta attraverso un’umanità fortuita e confusa. Da una parte viene evocata la desolazione, dall’altra il riscatto, dettato da una possibilità e da un'aspettativa, che non ha mai smesso di accompagnare la musica dei Cannella. Lo scopo è procedere e cercare di farsi largo in questo ambaradan, un vuoto incolmabile, dove non resta spazio per idee e punti di vista. La sincerità delle immagini evocate dalla musica è accompagnata da un cupo lirismo pervaso d'amore. Ne è la prova “Non so” pezzo malinconico e sognante che termina con una frase reiterata che da una parte, rappresenta una verità ma dall’altra vuole essere una profezia autorealizzante. La chitarra si limita a raffinati ricami e si intreccia magicamente con un cupo synth. La canzone “Pensiero diverso”, primo singolo dell’album, si muove in un crescendo che origina da un’atmosfera carica di mistero, fino a giungere ad un'esplosione elettronica. Si tratta di un invito a liberare la nostra mente, a sfruttare la magia che abbiamo dentro di noi e a staccarsi dai “ricordi scomodi”. "Modo di fare" affronta con leggerezza l’inadeguatezza e la mancanza di stimoli grazie ad un ritmo lieve ma incalzante che riesce a spazzare via ogni preoccupazione e ad assolverci dai sensi di colpa. “Imprevisto” segue la linea dell'album e si apre con i suoni vellutati di due chitarre che duettano magistralmente. E’ la scintilla dell’amore quella che Salvatore insegue e vorrebbe catturare il tempo e ci invita a farlo, ma il tempo è fugace e l’amore non si può trattenere a lungo. A conclusione il ritmo diventa assai più grintoso terminando con un finale elettronico e inaspettato. “Dimenticami” si incentra su una chitarra funky intrecciata ad effetti di synth che ingigantiscono l’alone di mistero, il tutto sapientemente creato da Greg. Una linea vocale sognante che esplode nel finale dopo un rap di Salvatore colmo di immagini. “Succede” con quell’avvolgente atmosfera fatta di cori solenni, eseguiti da Viviana, è un risveglio accecante, una primavera impetuosa. Il brano ci ricorda che anche se “è tutto contro” rinascere e trovare “un modo migliore” è indispensabile. Cercando di osare di più sia nell’editing che nei suoni, Ambaradan propone composizioni originali in cui elementi appartenenti al pop-rock si mescolano ad influenze derivanti dalla musica elettronica e dalla musica degli anni ’80. I CANNELLA sono: Viviana Macaluso(voce), Salvatore Cannella (voce), Gregorio Indelicato (chitarra), Vincenzo Gulino (batteria) , Marco Gallo (basso).