Restauro dell'organo Serassi 1853 Op. 614

Restauro dell'organo Serassi 1853 Op. 614

  • 流派:Classical 古典
  • 语种:意大利语
  • 发行时间:2017-02-24
  • 类型:录音室专辑

简介

Il restauro storico-filologico dello strumento è stato curato dalla Ditta Pietro Corna di Casnigo - BG - Italia Il programma è stato redatto al fine di mettere in risalto le caratteristiche foniche dell’Organo Serassi 1853 della Chiesa Parrocchiale di Borgo di Terzo in provincia di Bergamo, restaurato nel corso del 2016 dalla Ditta organaria Pietro Corna di Casnigo (Bg). Sono stati pertanto scelti alcuni brani, alcuni per organo a quattro mani ed altri per organo solo, appropriati allo strumento, eseguiti dagli organisti bergamaschi Tomas Gavazzi e Fabio Nava. Nel 2016 ricorrono i 260 anni dalla nascita di Wolfgang Amadeus Mozart, grande genio della storia della musica occidentale di cui viene proposta la Fantasia in Fa minore K 608 nella versione per organo a quattro mani. In questa composizione una poderosa sezione introduttiva nello stile puntato dell’Ouverture francese fa da cornice ad un andante, dal carattere profondamente lirico e ad un’estesa fuga. Successivamente viene eseguito, nella versione per organo solo, il Concerto in re minore BWV 974 di J.S.Bach dall’originale per Oboe, archi e basso continuo di Alessandro Marcello. Questo brano, nella sua ripartizione in tre movimenti, costituisce una trascrizione di J.S. Bach per strumento a tastiera ed è caratterizzato dall’alternanza tra il Tutti e il Solo, tipica del concerto solista italiano. Sempre di J.S. Bach viene eseguito il Ricercare a sei voci dall’Offerta musicale nella versione per organo a quattro mani, una delle ultime grandi opere di questo celebre autore, in cui il rigore della complessa scrittura polifonica lascia talora spazio a momenti di intensa cantabilità. A seguire vengono proposti i brani: Marcia Funebre del Signor Maestro Contrappunto di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Andante in fa maggiore e la Fuga in re minore dal Requiem, nella trascrizione per tastiera di Muzio Clementi, in un originale accostamento tra pezzi dal carattere serio e pezzi dal carattere faceto, nel puro spirito mozartiano giocoso eppur severo. Degni di nota specialmente l’Andante, eseguito coi registri di flauto, concepito originariamente per un meccanismo d’orologio e ricco di abbellimenti nel più puro stile galante e la fuga in re minore, dal carattere severo, incisivo e fortemente drammatico. Dopo i brani di W.A. Mozart l’attenzione dell’ascoltatore si sposta sull’Ottocento organistico italiano, fortemente influenzato dal gusto operistico predominante nel panorama musicale italiano del XIX secolo. Verranno proposti due brani di Padre Davide da Bergamo (al secolo Felice Moretti), che intendono mettere in risalto le potenzialità timbriche dell’organo Serassi: la Sinfonia in re maggiore e l’Elevazione in re minore. La Sinfonia in re maggiore è un brano brillante, nel puro stile della sinfonia avanti l’opera rossiniana: ad un’introduzione pomposa segue un allegro brillante, con numerosi episodi in crescendo dal carattere travolgente. L’Elevazione in re minore, rispetto alla Sinfonia in re maggiore sembra avere al contrario un carattere maggiormente drammatico: ad un’introduzione a guisa di recitativo affidata al registro Corno inglese fanno seguito un’elegante linea melodica cantabile ed una sezione finale sulla piena sonorità dell’organo dal carattere grave. Una gravità che sembra essere ripresa dai brani di un altro importante organista e compositore del secondo ottocento italiano: Vincenzo Antonio Petrali. Cremasco di origine, Petrali fu molto attivo a Bergamo in Santa Maria Maggiore e scrisse un cospicuo numero di brani organistici in uno stile di transizione tra il gusto teatrale e una sensibilità molto più intima e soffusa, che fece da preludio al successivo cecilianesimo. Di questo autore sono eseguite due sonate: una per il momento liturgico della Consumazione, e la Sonata Finale in re maggiore. Conclude il programma la trascrizione per organo a 4 mani dell’Ouverture dall’Opera “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, che con la sua travolgente vivacità intende terminare in gioioso tripudio la registrazione stessa.

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