专辑简介

血战阿拉曼原声大碟

Ci sono colonne sonore capaci di riempire di meraviglia chi ascolta; non sono semplici dischi, ma opere musicali talmente ricche di sfumature che creano immagini e visioni sospese nel tempo. El Alamein è uno di quei lavori poetici di grande forza visiva e, sin dal primo brano, Arrivo al deserto, si carica di tutta la drammaticità della vicenda. La Czech National Symphony Orchestra diretta da Ezio Bosso esegue la trama composta e arrangiata con intuizione e sensibilità da Aldo De Scalzi e Pivio, tra i più interessanti compositori del nostro paese. Quel che ne emerge è un'opera corale che racconta una tragedia - come a dare fiato alle voci dei soldati semplici che a El Alamein si sono trovati davvero, lontano dalle luci fumose di un proiettore di sala - e offre ai caduti una "marcia funebre" dignitosa, bellissima, emozionante (Corale per i caduti, intonata dalla voce di Barbara Eramo, qui calda e avvolgente in stile new age, tanto da ricordare il timbro di Enya). Racconto dei miracoli è un soffice sogno che fa da cuscino al brano che segue, La linea del fuoco, dove le lacrime si mescolano al dolore della perdita. Con le musiche dei due autori - già chiamati dal regista Enzo Monteleone per il soundtrack del film Ormai è fatta! - ci si incammina silenziosamente nel deserto, si va verso la depressione (un brano che sulle prime battute fa tornare in mente i lavori del compositore francese Eric Serra) accompagnati dai suoni africani ricreati dal guimbri, un basso a tre corde tipico del Marocco. L'ultimo mare e Preghiera della perdita, cantati da Nour-Eddine, musicista di antiche origini berbere che nel 1997 ha dato vita a Nour Eddine Fatty, progetto culturale e musicale del deserto, completano la scaletta in gran stile. Più che meritato il Premio Fellini 2002 per la miglior colonna sonora.