Thermae Atmospherae

Thermae Atmospherae

  • 流派:World Music 世界音乐
  • 语种:英语
  • 发行时间:2010-11-01
  • 类型:录音室专辑
  • 歌曲
  • 歌手
  • 时长

Disc1

Disc2

Disc3

简介

Different atmospheres and impressions for each of the three disks, where in addition to musicians Milagro Acustico ensemble (the original compositions by Bob Salmieri who founded the ensemble in 1995) musicians are thirty other artists from Italy, Turkey, Iran , Egypt, India, Senegal and Morocco and with their participation makes this work unique, for sound and content, in view of the World Music International. Bob Salmieri – Ney, baglama, soprano sax, klarinet, friscaleddu, wood flutes, percussions Patrizia Nasini – Voce Andrea Pullone – Guitar, baglama Carlo Cossu – Violin Abdalla Mohamed – Ney, darbuka Maurizio Perrone – Doublebass Andrea Alberti – Grand Piano M. Tiberi, F. Brilli, A. Cocco, M. Borhani, S.H. Sadok, B. Aziz -Voci F. Dell’Armi -Flamenco guitar, voice, F. Consaga – Flute, soprand, tenor sax, T. Dinletir – Ney, J. Ouassini – Electric violin, G. Dezi, G. Pompeo – Tromba, N. Eddine, A. Piccioni, C. Colombo, P.Y.Samb – Percussions, L. Sganga, R. Caravella – Santur, R. Mallozzi – Lira, organetto, P. Piciucco, A. Rosatelli – Bass, F. Mattera, D. Esposito, A. Romeo – Drums, P. Tadayon – Tar, setar, G. Celik – Kanun, V. Gucer- Klarinet, kaval, P. Kanouté – Kora, P.A. Kalipada – Voice, tabla, kol ​ Musiche: Bob Salmieri Andare alla scoperta… dell’acqua calda. E’ con ironia che Milagro Acustico, la band multietnica fondata da Bob Salmieri, affronta il viaggio all’interno delle terme, forma antica, quasi primordiale di rifugio.Bè – risponde Salmieri – con un triplo discosi rischia di prendersi troppo sul serio, quindi l’autoironia non deve mancare mai. “Thermae Atmospherae” si basa principalmente sulla ricerca delle radici, specialmente di quelle comuni dei paesi del bacino del Mediterraneo. Riportando alla luce “tesori” come i Poeti Arabi di Sicilia, abbiamo la speranza di dare un piccolo contributo alla costruzione di quel ponte che mette in comunicazione i popoli tenuti a distanza dall’ignoranza o dalle religioni. Le terme ci sono sembrate un elemento che appunto evoca un passato comuneMusicalmente in cosa consiste la suddivisione di questo progetto in tre parti; Frigidarium, Tepidarium e Caledarium? Per prima cosa bisogna spiegare che Frigidarium, Tepidarium e Caledarium erano le tre stanze principali delle terme. Servivano ad ambientarsi passando da una all’altra. Questo ancora esiste negli hammam. Abbiamo cercato di lavorare su livelli diversi, su atmosfere che in qualche modo richiamassero alle stanze. Ma vorrei mettere in guardia i lettori che non si tratta di musica d’ambiente, direi semmai che è musica contemplativa. Dalle atmosfere più rarefatte di Frigidarium, si passa a quelle evocative di Tepidarium, per finire dove si suda veramente, al Caledarium.Milagro Acustico continua a essere un laporatorio di incroci culturali. Che risultati avete riscontrato nel pubblico e come si è evoluto il progetto Milagro Acustico? Abbiamo faticato all’inizio a trovare credibilità discografica in Italia; solo dopo la pubblicazione di due dischi in America, cantati sempre in dialetto siciliano (I Storie o cafè di lu Furestiero – 2002 Tinder records; Rubaiyyat of Omar Khayyam – 2004 Hos) è partita una collaborazione con l’etichetta Cni che dura tutt’ora e che ci permette di realizzare i nostri progewtti più folli tipo questo disco triplo. C’è anche da dire che i tesori che regala la Sicilia e il Mediterraneo in genere, sono infiniti, quindi il nostro lavoro è piacevolmente facilitato. Importante è stato anche continuare la collaborazione con musicisti stranieri, in particolare con i turchi. Dal 2005 i nostri dischi sono registrati in parte a Istanbul. Questo ci ha dato la possibilità di arricchire il nostro sound, di partecipare e organizzare eventi importanti in Turchia.A novembre 2009 abbiamo realizzato in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Ankara, un progetto finanziato dalla Unione Europea e abbiamo portato nelle università Turche, oltre a Milagro Acustico, altri tre gruppi siciliani e un gruppo turco. 35 musicisti in giro per la Turchia per 15 giorni e a Roma al teatro Palladium ad aprile 2010 abbiamo concluso la manifestazione Med-Jazz, Radici comuni. Ad Aprile siamo stati nuovamente invitati a Istanbul a rappresentare l’Italia nell’ambito di EU- Turkey Civil Society Dialogue: Cultural Bridge program. Stiamo lavorando ora a un nuovo progetto dedicato a due poeti contemporanei: il turco Nazim Hikmet e il siciliano Ignazio Buttitta, che si chiamerà “Sangu ru Poeta – SAIRIN KANI”, dove le poesie a volte cambiano lingua e quelle di uno, vengono cantate nel dialetto dell’altro e viceversa. Come ho detto, basta spostare qualche zolla ed ecco che spunta un tesoro. Leonardo Lodato – La Sicilia Questa settimana vi segnalo un lavoro davvero interessante, inciso per una dinamica etichetta discografica italiana, la CNI ( Compagnia Nuove Indye) di Roma, attiva da vent’anni principalmente nella produzione, ricerca e valorizzazione della musica etnica italiana con relative contaminazioni.La CNI ha pubblicato il settimo disco dei siciliani Milagro Acustico, gruppo che ruota intorno al fondatore Bob Salmieri autore anche di tutte le composizioni.Il progetto sontuoso è Thermae Atmospherae, dedicato e ispirato interamente alle terme, alla loro storia fino dall’antichità e ai risvolti culturaliche da sempre rappresentano. Il disco in realtà è un raffinato cofanetto con un package accattivante (digipack a quattro ante con booklet informativo e fotografico) con ben tre cd, che prendono il nome dagli ambienti principali delle terme romane; Frigidarium, Tepidarium, Caledarium per un totale di 37 brani.Chi conosce già il percorso dei Milagro Acustico, ritroverà anche in questo nuovo lavoro inciso fra Roma e Istanbul, lo stile e l’intensità emotiva che questo ensamble nato nel 1995, riesce a creare grazie anche (in questo album) all’apporto di trenta musicisti aggiuntivi, provenienti da Italia, Turchia, Iran, Egitto, India, Senegal e Marocco. Una concentrazione di musicisti che con le loro differenti culture, confluisconoin un unico, autentico e concreto progetto di World Music a carattere internazionale e multi etnico. La maestosità, le atmosfere evocative, i suoni “antichi” avvolgenti e ricchi di pathos e di storia, rendono Thermae Atmospherae un progetto unico che rappresenta la vocazione mediterranea dei Milagro Acustico, con una visione allargata anche verso orizzonti più lontani.La presenza di tanti strumenti musicali differenti (fiati, percussioni, pianoforte, chitarre, organetti, tablas ed altri etnici) si intersecano in un incredibile meltin’ pot di passioni, provenienti sì da radici diverse, ma accumunate dal medesimo spirito.L’incontro tra il mondo arabo, siciliano e mediterraneo in genere non è complesso ma stupefacente. L’acqua che scorre nella terra e arriva alle terme, è come il grembo materno da cui nasce la vita, un luogo caldo e accogliente dal quale tutti proveniamo. Il concetto della vita dentro la vita, viene sviluppato in Thermae Atmospherae come una metafora, con una sensibilità la ricerca sonora e l’intelligenza culturale che da quindici anni pongono i Milagro Acustico come una delle formazioni più interessanti sulla scena internazionale. Questo è l’ennesimo progetto interessante che l’etichetta romana CNI produce con intelligenza e coraggio, un segnale incoraggiante in un mercato discografico in crisi e sempre in affanno. Franzi Baroni – Corriere del giorno Ritorno alla grande, con un triplo CD dal titolo quanto mai intrigante, “Thermae Atmospherae”, cofanetto in digipack a 4 ante, di gusto squisitamente liberty. Una sciccheria, lasciatemelo dire, la cui raffinatezza anticipa il contenuto diviso in tre momenti, “Frigidarium”, “Tepidarium”, “Calidarium”. Le Terme, appunto, il rito antico che si svolgeva in un luogo ampio, dove oltre alle abluzioni si faceva vita pubblica (pensiamo alle Terme di Caracalla o di Diocleziano). E, ben conoscendo il “sound” mediterraneo dei Milagro Acustico, è facile intuire come quel clima particolare, di sonorità che si rifrangono nello sciabordìo delle acque, ne evochi l’altro, molto simile, dell’hammam turco (infatti il triplo è stato inciso parte a Roma e parte ad Istanbul).“Aqua evocation”, primo brano, ed è subito un accendersi di riflessi, di echi sottili, di emozioni rattenute che poi si sviluppano nei brani successivi, come “Soffio d’Oriente”, “Rubaiyyat” (le celebri “quartine” di Omar Khayyàm), “The Road to Nishapur”, dove l’atmosfera si fa preziosa. Atmosfera, certo, che nella sequenza del “Tepidarium” diventa al contempo più sanguigna e più rarefatta. E non v’è contraddizione, perché se brani come “A storia i me patri”, “Siqiliah”, “Iardinu ammucciatu”, “Sanghe meu” riportano al periodo arabo, agli splendori della Trinacria del califfato fatimida (come un altro brano, “Alhambra”, evoca la Spagna araba, Al-Andaluz), pure il modo di parlarne, il linguaggio sonoro, risulta di raccolta ed elegante efficacia espressiva.Segue un brano inedito, “The Ashishiyyn”, la setta ismailita degli Assassini, il cui capo, Hassan-i Sabbah, era amico di Omar Khayyàm (un terrorista arroccato sulle montagne: Bob Salmieri lo vede come un Bin Laden ante litteram). E siamo al “Calidarium”, con la rilettura assolutamente acustica di alcuni classici del repertorio Milagro, quali “La Saracena” o “Schiavu d’amuri”. Il senso di sottile incanto comunque non viene mai meno, anzi, si impreziosisce, come in “L’acqua duci”, la III parte di “The Road to Nishapur”, tutto di movimento, “Tesekur arkadas”, dalle risonanze festive, lo sgargiante “U Spusaliziu”. E il sound è quello di sempre, un “melting polt” sonoro, ovvero la riproposizione di quello che una volta era il Mediterraneo, prima via di globalizzazione culturale del mondo antico. E quello che, in fondo, è ancor oggi, in maniera anche drammatica, come dimostra la diaspora dei migranti. L’organico della band. Bob Salmieri, ney, baglama, sax soprano, clarinetto, friscaleddu, percussioni, Patrizia Nasini, voce, Andrea Pullone, chitarra, baglama, Carlo Cossu, violino, Abdallah Mohamed (alla cui memoria è dedicato il lavoro), ney, darbuka, Maurizio Perrone, contrabbasso. In più una trentina di musicisti di vari paesi, Italia ovviamente, e poi Turchia, Egitto, Iran, India, Senegal. Il risultato è un corposo paesaggio sonoro cosmopolita.“Come si colloca Thermae Atmospherae nell’àmbito di quella ricerca sulle sonorità mediterranee che i Milagro Acustico portano avanti da quando sono nati, cioè dal 1995? E, ancora, questo triplo CD è da considerarsi come un punto di arrivo o un nuovo punto di partenza?”. E’ la domanda che pongo a Bob Salmieri, che è autore delle musiche di Thermae Atmospherae. “Spero, come sempre, che sia un nuovo punto di partenza. Io vengo dal teatro sperimentale (avevo una compagnia a cavallo degli anni ’70-’80) e l’idea di sperimentare nuovi linguaggi e nuove sonorità mi affascina sempre, specie se ciò che si sperimenta ha comunque un legame con il proprio passato, anche ancestrale. Voglio dire che il mio territorio è il Mediterraneo e che, quindi, la mia ricerca avviene tenendo conto di questo”.“Hai progetti immediati o per il futuro prossimo?”- Sto già pensando ad un nuovo lavoro solo strumentale dedicato al grande architetto Sinan ma, al momento, sono ancora impigliato nel progetto su Buttitta e Hikmet, che uscirà l’anno prossimo”.Ignazio Buttitta, poeta siciliano, e Nazim Hikmet, poeta turco, due voci della cultura mediterranea. In comune il legame con la propria terra, con le proprie radici: quel senso di appartenenza che da sempre è alla base della ricerca culturale dei Milagro Acustico. Antonio Mazza – La Voce di tutti Davvero singolare questa produzione dei Milagro Acustico, gruppo siciliano guidato da Bob Salmieri, dedito a una personale forma di world music, che dall’estremo sud ha sempre guardato con parentale interesse in direzione del mondo arabo e nello specifico a quel passato, culturale e non solo, a lungo condiviso. Che la cultura siciliana, a più livelli, abbia maggiori attinenze con quella araba anziché ad esempio lombarda o altoatesina d’altronde è risaputo. Non deve stupire quindi se tra i più significativi della discografia del gruppo si ritrovano titoli come Rubaiyyat of Omar Khayyam, Poeti arabi di Sicilia, o Siqilian Terra d’Islam. E anche in questo caso l’impronta viene mantenuta, visto che il carattere monografico del lavoro è interamente centrato sulle terme, che saranno pur nate nell’antica Roma, ma in Sicilia (dove ancora a tratti ne resiste tradizione) ci sono arrivate da Sud. Musicalmente si tratta di un’opera impegnativa, che presenta molti caratteri di pregio e tradisce un lungo periodo di studio e gestazione. Ma ciò che più colpisce in positivo è l’originalità delle scritture, il cui naturale procedere non si sofferma mai ad indugiare, come purtroppo spesso accade in altre produzioni world, su sonorità tipiche, o se vogliamo, turistiche. Nei tre CD virtualmente si narra il passaggio attraverso i tre ambienti che costituiscono il bagno termale: Frigidarium, Tepidarium e Caledarium. Una sorta di colonna sonora che però non trascende mai nelle già sentite forme della “music for ambient” né di quelle “easy listening”. Nonostante gli evidenti caratteri di originalità, personalità e direi complessità compositiva, Thermae Atmospherae mantiene per tutto il suo procedere una linea di lettura morbida, avvolgente e mai affaticante, e questo risultato era proprio quello più difficile da raggiungere senza scadere nella banalità. Ottimo lavoro. Antonello Oliva – Suono.it “L’acqua, si sa, è un archetipo che ci riporta al grembo materno, a un benessere ancestrale quasi assoluto che difficilmente nella vita si ripeterà. Forse è per questo che le antiche civiltà mediterranee hanno cercato nel bagno termale la possibilità di far rivivere qualche istante di quel piacere inconscio. Romani e arabi in particolare hanno disseminato sui territori di loro competenza bagni e hammam che assolvessero ai compiti della pulizia e del benessere. I Milagro Acustico, che degli arabi hanno certamente studiato, oltre alla musica (sono disponibili due splendidi lavori sempre editi da Cni), anche il resto della loro cultura, si prendono ora la briga di creare l’atmosfera che pervade lo stabilimento termale. In tre cd, che vogliono raffigurare gli altrettanti momenti topici dell’hammam e cioè frigidarium, tepidarium e calidarium, transfigurano in modo ovattato i rumori della vita esterna all’interno del bagno, coniugandoli con i suoni dello scorrere dell’acqua, dell’uscita del vapore e delle varie operazioni che il bagnante affronta in questo percorso. In un ricco immaginario di suoni e voci si ricavano atmosfere dolci, che solo saltuariamente vengono infrante da una tromba o un sax per decretare la fine del sogno e riportarci alla realtà. Molto azzeccata la scelta strumentale che pesca giustamente in eterei flauti e mistici sitar sostenuti da un tappeto sonoro di percussioni. I Milagro per l’occasione si avvalgono di numerosissimi ospiti che contribuiscono in modo decisivo a creare colori e splendide armonie.” Roberto Caselli – JAM “La musica dei Milagro Acustico, gruppo fondato da Bob Salmieri nel 1995, percorre le rotte del Mediterraneo in un viaggio che da ogni porto guadagna un dono. Fra linguaggio e melodie riecheggiano gli echi della Sicilia e della dominazione araba sul Mediterraneo, in una contaminazione che dalla data della fondazione del Gruppo ha visto ospiti oltre 30 musicisti stranieri. L’ultimo album dei Milagro Acustico viaggia nel tempo, verso una destinazione calda e accogliente come le terme romane, capaci di ricordare le intime sensazioni del grembo materno. Come ci ha raccontato Bob Salmieri, Thermae Atmospherae è un’opera ispirata dal senso di sospensione che è possibile vivere all’interno di un complesso termale, lì dove l’esperienza estraniante e coinvolgente si trasforma in una sorta di sdoppiamento della vita. Questo concept album è sviluppato in tre CD dedicati agli altrettanti ambienti principali delle terme romane: Frigidarium, Tepidarium e Calidarium. Il risultato è una piacevole compagnia per gli ospiti di hammam e bagni turchi, in un susseguirsi di brani nuovi, editi e arrangiati per soli strumenti e cori: melodie che illuminano lo spirito e regalano ricordi ancestrali troppo spesso sopiti dalla pressante quotidianità” Giorgio J.J. Bartolomucci – Wellness

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