Da sempre l’Albero è stato un fedele e silenzioso compagno dell’uomo. Da sempre l’Albero è stato un suo specchio, un suo modello, un suo simbolo. Da sempre l’Uomo si è sentito e si è rappresentato nell’Albero. Di certo fin da quando, all’inizio del nostro tempo, sono state vergate queste parole: “Poi Dio, il Signore, piantò un giardino a oriente nella regione di Eden e vi mise l’uomo che egli aveva plasmato. Fece spuntare dal suolo alberi di ogni specie: erano belli a vedersi e i loro frutti squisiti. Nel mezzo del giardino piantò due alberi: uno per dare la Vita e l’altro per infondere la Conoscenza di tutto”. (Genesi 2,8-10). Ovunque, e da sempre, l’Albero è il simbolo dell’Uomo e perciò, in quanto uomini, simbolo di noi stessi. Come l’Albero abbiamo radici che ci ricollegano alla terra madre. Come l’Albero abbiamo un tronco da cui sprigiona una magica potenza. Come l’Albero abbiamo le foglie e le fronde che sono il suo transitorio abbellimento. Come l’Albero, abbiamo i frutti che contengono i semi. All’Albero è dunque possibile questo sradicamento dalla Terra che permette il rovesciamento delle sue radici. Il simbolo, millenario ma non diffuso, rappresenta una possibilità che è interna ad ogni uomo: quella di estrarre le proprie radici dalla Terra per orientarle verso il Cielo. L'Albero Rovesciato è anche il simbolo, nello stesso tempo, di un cammino e di un risultato. LE RADICI IN CIELO Alla ricerca del sacro nel quotidiano è un’esplorazione dentro la varietà con cui sono sperimentate e rappresentate, nella nostra vita quotidiana, le dimensioni e le trasformazioni a cui allude l’Albero e il suo Rovesciamento. Il Maestro Battista Giordano ha tradotto in musica le atmosfere che pervadono il simbolo dell’ albero con “Le Radici in Cielo”.