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简介
“Apocalypse Town” è il titolo del terzo disco della band partenopea The Gentlemen’s Agreement. Ma Apocalypse Town è anche una città che non esiste, ma che è al tempo stesso paradigma delle moderne metropoli. Lo scenario iniziale è la Fabbrica che ingurgita la vita degli operai imponendo loro uno stile di vita disarmonico, fatto di ritmi e giorni ripetuti, ossessivi, sempre uguali. Emerge la figura di un operaio senza nome che sarà protagonista di un percorso evolutivo. L’operaio senza nome sogna, ad occhi aperti sulla catena di montaggio, una vita senza turni e debiti. Realizza di non essere più in grado di ascoltare i propri battiti del cuore ormai coperti dal rumore di Fabbrica e comprende soprattutto di essere un ingranaggio piccolo, eppure fondamentale, di un grande meccanismo. Decide quindi di scappare. Venendo meno questo ingranaggio tutto il sistema “Fabbrica” crolla, creando il panico nella cittadina di Apocalypse Town. La città si svuota ma chi rimane gode, non più il ritmo frenetico e inumano della catena di montaggio bensì una ricerca verso un ritmo armonico, legato ai cicli della natura e ad una maggiore sintonia con la terra. Le autostrade diventano campi di fiori, non nevica più grigio. Questo percorso è scandito all’interno del disco dalle singole canzoni, sia da un punto di vista narrativo che sonoro. PRODUZIONE – INNOVATIVITA’ TRAMITE IL BARATTO Tramite esperienze personali la band ha avuto la possibilità di poter sperimentare direttamente l’elegante potenzialità del baratto: una forma antica di scambio che in questo periodo storico torna ad essere fortemente attuale. Non è crowdfunding, non c’è moneta. Il primo baratto è stato con il SudEstudio di Campi (Lecce) di Stefano Manca (www.sudestudio.com). La band ha lavorato per tutto il mese di Novembre del 2012, alla costruzione di una delle sale di ripresa dello studio (seguiti giorno per giorno dall’Architetto Marco Patruno), in cambio di un mese di registrazione. Questo primo e intenso esperimento con il baratto ha dato il la ad un circolo virtuoso di baratti: un appartamento in un Lanificio del Cinquecento a Napoli, dove poter provare e vivere, in cambio della totale gestione di un club, ex fabbrica di sapone, il Lanificio25 (www.lanificio25.com); Come l’operaio senza nome personaggio del disco ha cercato e trovato un’alternativa agli schemi imposti, anche la band con coerenza ha cercato e trovato una soluzione alternativa per la produzione di Apocalypse Town. La tipografia “Resistenza Artigiana” di Carmine Cervone ha curato il packaging del disco realizzando un cofanetto totalmente non-convenzionale. SOUND/LIVE Per ricreare l’ambientazione sonora della Fabbrica sono stati utilizzati tutta una serie di strumenti da lavoro mischiati con percussioni (trapani e lucidatrici sfregati su campanacci, Rullante con Frenomacchina, Macina Bulloni), ma soprattutto strumenti auto-costruiti non convenzionali (Psycho Sitar, Mollofono) avvalendosi della preziosa collaborazione di Peppe Treccia (geniale inventore di macchine sonore e rumorose). Tutto questo materiale verrà utilizzato durante i concerti, che usufruiranno anche di una scenografia ad hoc, mentre la band utilizzerà costumi futuristi illuminati da led e realizzati da una giovane stilista partenopea Simona Napolitano (www.simonanapolitanoatelier.com), sempre tramite il baratto.